Archive for June, 2014

KITSCH'N'ART with ANDREA SALVATORI

KITSCH’N’ART with ANDREA SALVATORI

June 10, 2014  |  NEWS  |  No Comments  |  Share

È in arrivo il terzo appuntamento Cibo&Arte!, ciclo di eventi in cui cibo ed arte sono entrambi serviti a tavola.
Se nel primo appuntamento si è parlato di architettura, e nel secondo sono stati messi in tavola piatti ispirati a personaggi della musica, questa volta sarà l’arte della CERAMICA ad influenzare la cucina di casa.

In particolare verranno proposti piatti ispirati al lavoro eclettico e kitsch di un’artista romagnolo: Andrea Salvatori.

Gli ingredienti delle sue opere? Acqua argilla, oggetti kitch, colore, ironia, manga, eclettismo.

Tra le sue opere piccole statuette in ceramica prendono parte di un nuovo universo concepito in una verve dissacrante e con singolare raffinatezza tecnica.

Le quattro portate della serata saranno dunque contraffate da operazioni di ready-made rivisitate in chiave romagnola.

Vi aspettiamo per trascorrere una serata insieme all’artista ed alle suo opere, animata da portate giocose, provocatorie , il tutto accompagnato da un buon vino.

MENU
Viaggio culinario nel mondo di ANDREA SALVATORI

TUTTI I TAPPI SONO COMMESTIBILI
Stuzzicherie di verdure di stagione

ROMAGNA BOX
Stelle filanti al ragù

NO TITLE (compilation)
Findus norimaki con wasabi di fava e salsa al balsamico
fake cheesecake con marmellata di peperoni
Fave colorate e ricomposte

AGGRESSIONE AL DOLCE DELLA CASA
Gelato e di pan di Spagna colorati si scontrano

 

'Trees from the Pacific Shores' by Bianca Sforni

‘Trees from the Pacific Shores’ by Bianca Sforni

June 10, 2014  |  NEWS  |  No Comments  |  Share

 

A limited edition of 30 copies edited by Firmin-Didot has just been released in Paris and New York.

For Inquiries do not hesitate to contact us:

info@thepoolnewyorkcity.com

 

http://albertini2014.wordpress.com/category/untheoretical-stories/

 

GIUSEPPE STAMPONE @ GAMeC

June 10, 2014  |  NEWS  |  No Comments  |  Share

GIUSEPPE STAMPONE Ritratti – Bic Data Blue

5 Giugno 2014 – 27 Luglio 2014
— A cura di: Giacinto Di Pietrantonio

GAMeC, Bergamo

Dal 5 giugno al 27 luglio 2014 la GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo presenta la mostra Ritratti – Bic Data Blue, personale di Giuseppe Stampone (1974; vive e lavora a Teramo e a Roma).

Parte della serie espositiva che il museo dedica da anni agli artisti emergenti più interessanti sulla scena internazionale – invitati a presentare un progetto site-specific commissionato per l’occasione – la mostra presenta un corpus di cento lavori inediti dell’artista realizzati con la penna Bic, una tecnica che accomuna diversi lavori della ricerca artistica di Giuseppe Stampone, dagli “abbecedari” al progettoGlobal Education.

I cento ritratti raffigurano i più importanti e influenti artisti della contemporaneità: da Ai Weiwei a William Kentridge; da Marina Abramovi? a Shirin Neshat; da Jannis Kounellis a Maurizio Cattelan e rivelano, al contempo, la volontà dell’artista di lavorare come “pittore di corte”, identificando con questa definizione il più ampio e complesso sistema dell’arte.

In questo modo si contestualizza ampiamente l’incipit originario del fare artistico che sottende la messa in opera della mostra stessa, ovvero l’interesse personale dell’artista verso un genere, quello del ritratto di corte, che ha segnato in modo significativo la storia dell’arte, a partire dalla classicità, e che ha visto all’opera artisti come Tiziano, Velàzquez, Bronzino, van Dyck, Hilliard e Lotto, solo per citarne alcuni.

Insieme al “chi”, questi disegni integrano nel loro significato il “come” e il “perché” un personaggio venga ritratto, indagando altresì sulle giustificazioni retoriche e sul dibattito critico sviluppatisi nella “corte” contemporanea. La mostra articola quindi una riflessione sul significato del realizzare un ritratto oggi, sulla presenza e assenza del soggetto e sul valore del ritratto stesso, al fine di restituire non solo la personalità, ma anche il contesto all’interno del quale un soggetto opera.
La tecnica della ritrattistica viene riabilitata e reinterpretata, dopo che la fotografia e le ricerche pittoriche della contemporaneità l’hanno – se non trascurata e dismessa – quantomeno manipolata.

I cento protagonisti sono ritratti a mezzo busto, tutti nella medesima posizione frontale; i disegni sono stati realizzati prendendo a modello immagini trovate in internet, o completati dall’immaginazione dell’artista che intende così contrapporsi a quella che è stata una delle caratteristiche tipiche del ritratto, ossia la ripresa dal vero del soggetto.

Nella serie creata appositamente per la mostra alla GAMeC, Stampone ha scelto di ritrarre personalità che hanno raccontato, interpretato e mediato la trasformazione del mondo, mettendo in atto una sorta di ‘archiviazione del sapere’ e proponendo al pubblico una reinterpretazione di stampo enciclopedico che muove una riflessione sul significato dell’essere artista.
Stampone è infatti fermamente convinto che sia giunto il momento, per gli artisti, di recuperare la propria etica piuttosto che concentrarsi esclusivamente sul concetto di estetica e, attraverso queste opere, egli intende affermare l’importanza del recupero del ruolo dell’artista, una sorta di ‘ritorno alle origini’.

La scelta di utilizzare immagini trovate in rete quali modelli per i suoi ritratti, inoltre, invita a riflettere sulla sovrapproduzione di immagini tipica della società contemporanea e sulla conseguente perdita di unicità dell’immagine.
In un’epoca in cui la percezione del mondo viene mediata attraverso l’onnipresenza delle immagini, nella vita reale e in quella virtuale, e nella quale ciascuno di noi può divenire autore di ritratti o di autoritratti (si pensi alla diffusa moda dei selfie postati sui social network), Stampone conferma la propria abilità artistica mettendo in atto il recupero di una tecnica pittorica tradizionale, reinterpretata tramite l’uso della penna Bic – composta da numerosi passaggi, livelli e velature – al fine di sottrarre l’immagine al proprio universo mediatico, per riportarla alla dimensione autoriale dell’artista.

Accompagna la mostra, divenendo parte integrante e chiave di lettura della stessa, un’opera video inedita dell’artistaL’ABC dell’Arte, questo il titolo, mostrerà un primo approccio all’Arte per alcuni bambini di una scuola elementare. Un lavoro che, ancora una volta, intende dimostrare quanto sia importante per Stampone il recupero dell’ingenuità, di quella purezza creatrice che i bambini naturalmente possiedono e che gli artisti contemporanei dovrebbero riacquistare.
Fondamentale, infatti, per l’artista 蠑poter giocare con l’arte, per tornare a essere bambini’.

La mostra sarà accompagnata da un catalogo monografico bilingue – Maretti Editore – che includerà testi di Giacinto Di Pietrantonio (Direttore GAMeC), Jorge Fernandez Torres (Direttore della Biennale de L’Avana 2012), Sara Fumagalli eStefano Raimondi (Curatori GAMeC), Alia Swastika (Co-Direttore artistico della Biennale di Gwangju 2012).
La mostra è parte di una serie in onore di Arturo Toffetti.
La mostra è parte di una serie in onore di Arturo Toffetti.

 

Didascalia immagine:

Giuseppe Stampone
Bic Data Blue, 2013-2014
100 disegni a penna bic
40×55 cm cad.